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La mia storia

Ho sempre avuto la fortuna di essere un ragazzo sicuro nella mia vita, tanto che sentivo la mia strada segnata fin da quando ero in prima media.

Cominciò tutto con la proposta di mio papà di andare a vedere una manifestazione di aeromodellismo a Spresiano, all’epoca io a malapena sapevo cosa fosse l’aeromodellismo.

Arrivato il giorno ci presentammo al campo e vidi tutti questi aerei: grandi e piccoli, in polistirolo e in carbonio, con un piccolo motore elettrico o con una vera turbina installata al loro interno… è stato subito amore. Cercammo di raccogliere quante più informazioni possibili e l’indomani io e mio papà cominciammo a costruire il nostro primo aeromodello tagliando pezzi di polistirolo e fidandoci dei suggerimenti dei più esperti.

Dopo un mese stavo facendo volare il mio primo aeromodello, che emozione! Non passava weekend che non volessi andare a far volare questo aereo, era diventata una droga. Quel giorno passato al campo di volo, fece nascere la mia più grande passione: il volo.

In seconda media mi ero già iscritto alla scuola superiore, un istituto aeronautico, sapevo benissimo che avrei voluto essere un pilota, un vero pilota di aerei! I cinque anni della scuola sono andati bene, ero tra i migliori della classe e mi diplomai con un rispettoso 95/100.

La mia carriera da pilota (non ancora cominciata) prese una piega inaspettata quando ricevetti una telefonata nel 2016: partecipare a un corso di pilotaggio droni, per poter ottenere un patentino e iniziare a lavorare con questi mezzi, allora poco conosciuti. Mi sembrava una buona mossa, decisi di tuffarmi: mi iscrissi e partecipai al corso.

La mia passione per l’aeromodellismo (che nel frattempo avevo coltivato) mi aveva reso piuttosto competente nella materia e la ditta che ospitava i corsi mi chiese subito se volevo far parte degli istruttori, offrendomi un lavoro ancora prima di ottenere il patentino. Ovviamente accettai e così cominciò la mia avventura nel mondo dei droni come istruttore formando centinaia di persone in giro per tutta l’Italia.

In questo periodo feci legami importanti, amicizie che poi mi hanno portato a far volare droni nel mondo del cinema, partecipando alle riprese della Sirenetta, il film Disney, o ancora a Roma con Fast and Furious X e per la Rai con il borgo dei borghi.

Il lavoro di istruttore oggi quasi non esiste più, però continuo il mio percorso effettuando riprese di ogni genere, da quelle più panoramiche ed emozionali, a quelle estremamente dinamiche grazie all’uso di droni da corsa che regalano una prospettiva senza eguali.

Quello che è certo è che la mia passione per gli aerei, nata per caso quel giorno con mio papà, non morirà mai ed è la stessa passione che mi spinge ogni giorno a dare il 100 % nel mio lavoro con i droni.